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L’eruzione del 79 d.C. stravolse tutta l’area intorno al Vesuvio. Una colonna di materiale vulcanico causò una pioggia di lapilli e ceneri che coprirono tutta la zona di Pompei e dei centri limitrofi. Una nube ardente di materiale piroclastico investì tutto il territorio ed Ercolano venne sepolta sotto una colata di fango alta fino a 20 metri.

Come per Pompei, gli scavi archeologici sono iniziati nella metà del ‘700 per puro caso: l’inizio delle indagini è stato avviato dallo scavo per la realizzazione di un pozzo!
Nel corso degli anni, tra varie interruzioni dovute soprattutto alla mancanza di fondi, è stata riportata alla luce gran parte dell’antica città, purtroppo meno famosa della vicina Pompei ma non meno ricca di fascino!

Herculaneum, dal nome dell’eroe greco Herakles, probabilmente fu fondata dagli Osci, come Pompei. Subì l’egemonia dei greci di Napoli, di Cuma e poi dei Sanniti. In epoca romana, la città divenne luogo residenziale e di villeggiatura, a differenza di Pompei, che aveva vocazione commerciale.

Nel 79 d.C. la catastrofe ha sepolto tutto con il fango che ha preservato perfettamente i manufatti nei secoli.
Persino materiali organici come stoffe, legno e cibi sono stati ritrovati pressoché integri. Si ritiene che l’estensione dell’antica Ercolano fosse circa un terzo di quella di Pompei, con una popolazione di circa quattromila abitanti. Gli scavi hanno riportato alla luce una minima parte della città originaria, restituendo comunque un quadro dettagliato della vita dell’epoca.

Negli anni ’80 del secolo scorso sono stati riscoperti i resti di circa 300 persone che cercarono rifugio verso la spiaggia sperando nei soccorsi. Tra questi sono “famosi” i resti di due donne: una incinta all’ottavo mese, e una chiamata la “signora dei gioielli” perché adorna di ricchi accessori. Sull’antica spiaggia invece, sono stati ritrovati i resti di un’imbarcazione di soccorso: probabilmente si tratta di una lancia militare della flotta di Plinio il Vecchio venuta in aiuto dei fuggiaschi. L’ipotesi è accreditata dal fatto che è stato ritrovato uno scheletro di un ufficiale (evidente dal cinturone con spada e pugnale), tre coppie di rematori e un timoniere.

Passeggiando tra decumani e cardini si possono osservare le varie zone residenziali dell’antica Ercolano. Degne di nota sono le dimore signorili del settore meridionale: ricche case, finemente decorate affacciate sul mare, che anticamente era meno arretrato rispetto ad oggi.

Tra botteghe, officine e luoghi di culto troviamo anche edifici dedicati allo svago e alla cura di sé: tre grandi edifici termali perfettamente conservati venivano frequentati sia dai ricchi che dal ceto medio della popolazione. Questi sono poco distanti dalla palestra, un’imponente struttura finemente decorata che presenta un ampio giardino con piscina. Con una struttura simile al gymnasium dei greci, la palestra era polifunzionale, progettata, cioè, per l’educazione dei giovani ma anche per accogliere associazioni sportive e religiose. Purtroppo questa, come il teatro (un enorme edificio dedicato agli spettacoli), non è stata portata interamente alla luce ma i manufatti e le statue rinvenuti all’interno si possono ammirare per lo più nel museo archeologico di Napoli.

Adesso non ti resta che perderti passeggiando per le antiche vie di Ercolano! Se invece, vuoi approfondire la tua visita o hai un tempo di visita limitato e non sai come organizzarti per non perdere i punti fondamentali della città, puoi affidarti a noi e approfittare del nostro itinerario di visita.

ITINERARIO: Mezza giornata di visita del sito archeologico (2-3 ore).